Time to (design) think!

Dopo una prima fase di ricerca, come è stato strutturato il percorso di co-design con gli enti del territorio? È questa la tematica principale che tratteremo all’interno di questa pillola con Maria Grazia Gritti – Responsabile Settore Servizi alla Persona e Politiche Familiari, Enrico Micheli – Project Manager e consulente per le politiche socio-educative, Simone Dall’Angelo – Executive Advisor di Twig e Serena Ballabio – Service Designer di Twig.

Se ti sei perso i due articoli precedenti non ti resta che recuperarli:
Pillola 1 – Il Design Thinking al servizio dell’emergenza abitativa nel Comune di Nembro
Pillola 2 – Le persone al centro del progetto: il Design Thinking come approccio per l’innovazione sociale

3. Il percorso di co-design

Il percorso progettuale è stato suddiviso in due fasi: la fase di ricerca e la fase di co-designDopo la ricerca e la fase di Empathize iniziale (raccontato nella pillola 2), il vero cuore del progetto sono stati i 3 momenti di co-design con gli enti del territorio.

L’approccio con il quale è stato progettato questo percorso è quello del Design Thinking, e alla sua base vi sono due principi fondamentali:

– tutti hanno un potenziale creativo e che il designer è colui che, con le competenze e gli strumenti giusti, lo deve saper attivare;

– prima di iniziare a progettare la soluzione dobbiamo “progettare il problema” e definire il punto di vista con il quale approcciarlo, per attivare una soluzione in grado di valorizzare tutte le parti.

Grazie al co-design, gli enti che operano sul territorio di Nembro hanno così potuto portare la propria visione del problema e provare a vederlo attraverso gli occhi degli altri enti; infatti ogni interlocutore coinvolto si occupa dello stesso territorio (e spesso anche delle stesse persone), ma con punti di vista e obiettivi differenti, ed è proprio questa diversità che in questi progetti diventa un’enorme opportunità da esplorare.

Il primo obiettivo raggiunto con questo progetto è stato infatti quello di aver portato all’interno del terzo settore una nuova modalità di progettazione partecipativa in grado di promuovere una soluzione nata all’interno dello stesso territorio, a partire dai bisogni reali e dalla prospettiva di chi, quel territorio lo vive ogni giorno.

Coinvolgere le persone nei processi, facendole sentire più ingaggiate e partecipi, è il primo passo per aprire la strada alla condivisione di nuovi saperi e alla sperimentazione di nuove prassi per apprendere le competenze altrui

Questo approccio, messo a sistema con lo strumento del co-design, permette di instaurare nuove sinergie e di valorizzare le risorse che si hanno a disposizione: per il Comune di Nembro e i Servizi è, infatti, emersa la necessità di creare una rete tra i vari enti, per aprirsi a prospettive future inedite e nuove modalità di cooperazione tra soggetti significativi della comunità.

Il racconto di questo progetto non finisce qui: infatti, con la prossima e ultima pillola entreremo nel dettaglio della soluzione proposta.

Ringraziamo L’Eco di Bergamo per l’articolo: “Emergenza abitativa a Nembro, Servizi e Coop giocano d’anticipo” di Marta Todeschini, pubblicato in data: 07/08/2021, di cui vi mostriamo un estratto.