Time to (design) think!
In occasione della Milano Digital Week, lo scorso 11 novembre, abbiamo realizzato il co-design “Become a (Digital) Transformer: mixing generations for ageless companies” in partnership con il Master in Design the Digital Strategy.

Grazie all’incontro tra Manager e Human Resources di Bureau Veritas ed Eolo, coach di Twig e giovani designer del Master in Design the Digital Strategy del Politecnico di Milano abbiamo indagato la necessità delle imprese di ingaggiare le nuove generazioni e il bisogno dei giovani professionisti di valutare e scegliere un posto di lavoro, in linea con la loro motivazione.

Dopo il successo dello scorso anno, abbiamo riproposto l’approccio del Rapid Idea Adoption Test all’interno di uno scenario inedito e con la partecipazione di nuovi protagonisti.
In questo caso la sfida è stata creare un ponte per favorire il dialogo e la progettazione in una zona “neutrale”. Oltre alle HR, tra i designer troviamo una facilitatrice, tre coach e sei progettisti, che rivestivano anche il ruolo di target potenziale per le aziende coinvolte.
Un’occasione, quindi, di confronto tanto rara quanto di valore, che ha prodotto risultati concreti.

A guidare la progettazione, un frame che ha permesso di mappare i punti di forza, i bisogni delle giovani generazioni e i vincoli, a partire dalla sfida progettuale nata dal bisogno iniziale condiviso da ciascuna delle aziende.
Grafica Dedicata relizzata da Erika Bordonali, Twig.
Arricchente esperienza di trasformazione, costruzione e dialogo aperto. Ascoltare i bisogni dei giovani professionisti è stato davvero stimolante e di valore.
Grazie a tutto il team di lavoro e a Twig per averci coinvolto.”

Claudia Rotondi, HR Development Manager di Eolo.

 “Per una realtà come Bureau Veritas, pronta ad accogliere la sfida di un ambiente di lavoro accattivante e stimolante per i giovani, partecipare a questo tavolo è stata un’ottima occasione di confronto. Ci ha dato infatti l’opportunità di confrontarci ed entrare a contatto con giovani che sono entrati da poco nel mondo lavorativo e di comprendere quali sono oggi le loro aspettative quando sono inseriti all’interno di una nuova azienda. I tavoli di lavoro sono stati moderati da un esperto di Twig che ha permesso l’ottima riuscita del progetto.”

Chiara Di Cesare, Training & Talent Development e Emanuela Zinni, Recruiting Specialist di Bureau Veritas.

E poi i giovani designer, che hanno sperimentato con successo una sessione di co-design:

“Un’occasione di incontro e progettazione preziosa. Dialogare con il reparto HR di Bureau Veritas mi ha permesso di capire meglio i bisogni delle aziende rispetto ai nuovi lavoratori e di vedere da vicino un esempio virtuoso di realtà attenta all’ascolto dei dipendenti. Riuscire a mettere sul tavolo dall’altra parte le necessità di noi giovani professionisti ha permesso di progettare delle soluzioni, semplici ma efficaci, per far incontrare le due parti.”

Aurora Altea (Tavolo Bureau Veritas).

“Progettare e confrontarmi con un’azienda come Eolo è stato molto stimolante e interessante, farlo poi nel contesto del Master DDS lo ha reso anche divertente. È sempre una fortuna quando si incontrano persone attente, che hanno voglia di mettersi in gioco e di ascoltare gli altri: questo mi ha permesso di essere libera nell’esprimere i miei bisogni, i miei desideri e le mie paure riguardanti il mondo del lavoro e nel raccontare come vivo io l’esperienza lavorativa e come vorrei che fosse su misura per me”.

Lisa Beretta (Tavolo Eolo).

“Penso che sia stata un’esperienza costruttiva, sia per noi sia per l’azienda ospite, perché siamo nel pieno della costruzione del nostro percorso e quello che ci è stato richiesto di fare è completamente allineato con le esperienze che stiamo vivendo proprio in questo momento, quindi credo abbiamo potuto dare davvero un contributo pensando e parlando di quello che vorremmo ricevere noi, e non esistono consigli migliori dell’ascoltare proprio chi andrà a fruire di queste iniziative. Per noi digital strategist poi è sempre bello avere momenti di brainstorming, in cui tirare fuori idee, creatività, costruire insieme un ‘progetto’ fatto di tanti elementi diversi ma collegati da un filo trasparente. È bello anche parlare con chi è all’interno dell’azienda, per scoprire quali sono i processi, le iniziative, i loro ragionamenti, aiuta anche noi a capire cosa accade dall’altra parte”.

Eleonora Mariani (Tavolo Bureau Veritas).  

“Lavorare accanto a specialiste HR è stato veramente sorprendente nel senso che, alla fine, le loro preoccupazioni sono abbastanza simili a quelle di noi che lavoriamo nella comunicazione: avere un ‘prodotto’ attraente – in questo caso, l’azienda per cui fanno il recruiting – non basta se non c’è un pubblico al cui parlarne e da coinvolgere.  Lo farei un’altra volta volentieri”.

Ignacio Sanz  (Tavolo Eolo).

Cambiare punto di vista e mettersi nei panni dei propri amici o partner è fondamentale per comprendere il motivo di certi comportamenti, messaggi o azioni, soprattutto se la relazione avviene tra colleghi o dipendenti. È proprio grazie a questi presupposti che il workshop che abbiamo svolto assieme a HR e professionisti delle risorse umane è stato un momento di valore per noi studenti, entrati da poco nel mondo del lavoro, ma anche per i professionisti che hanno ascoltato i nostri pareri riguardo le nostre percezioni della figura dell’HR, cosa ci aspettiamo da essa e come potrebbe essere il rapporto ideale sul luogo di lavoro. Spero vivamente che i nostri pareri possano aiutare positivamente a migliorare l’organizzazione e il successo di momenti fondamentali di incontro e ascolto che vengono organizzati periodicamente in azienda, eventi che spesso vengono percepiti come poco importanti o perdite di tempo da parte dei dipendenti proprio perché non se ne riconosce l’effetto positivo che possono avere sul benessere sul luogo di lavoro.”

Lorenzo Gentili (Tavolo Bureau Veritas). 

L’esperienza è stata straordinaria.
Non so come sia possibile, ma l’ambiente che si crea in queste occasioni fa stare bene. Forse è l’affinità tra le persone che hanno scelto di mantenere un legame e di ritrovarsi. Sia noi ragazzi che le aziende presenti eravamo compatibili in tutto e per tutto con il contesto che il Master è stato in grado di costruire.

Penso che per noi ragazzi, e per me personalmente, la cosa più entusiasmante sia stata avere un promemoria di ciò che questa professione può essere. Non importa il cosa fai (se progetti per grandi aziende o piccole associazioni, se mandi email o crei contenuti), ma importa il come e con chi. Persone affini che mettono a sistema i desideri degli altri.

E con questo obiettivo in mente non credo che la tipologia di realtà e la grandezza del desiderio siano rilevanti. 

È stato piacevole vedere che dietro le aziende ci sono Persone che, in fondo, hanno questo stesso obiettivo e che cercano giovani con cui costruire una relazione e condividere valori e attitudini.

Credo anche che abbiano un po’ trovato quello che cercavano e che, sempre per l’affinità delle persone che hanno scelto di ritrovarsi, abbiano intravisto in noi una piccola rappresentazione del giovane di cui le aziende tanto parlano.

Questo, per me, significa che è possibile trovare un posto che rispecchi il mio “come” e “con chi”.”

Serena Monaco  (Tavolo Eolo).

I coach, che hanno guidato i tavoli del workshop…

“Il workshop è stata una bella occasione per conoscere da vicino una realtà di eccellenza come Bureau Veritas ma  è stato prima di tutto un incontro umano in cui abbiamo condiviso l’importanza dell’ascolto dei bisogni delle persone. Il tavolo, formato da giovani professionisti, responsabili HR e consulenti si è confrontato in modo aperto per approfondire le aspettative delle nuove generazioni  sia nello scegliere una azienda che nel decidere di crescere all’interno dell’azienda stessa. Ne sono emersi svariati spunti per integrare il notevole percorso di onboarding già esistente al fine di aumentarne l’efficacia nel tempo e spero di avere l’occasione di vederne i risultati nei prossimi mesi”.

Katia, Executive Advisor di Twig (Tavolo Bureau Veritas)

“Lavorare con i giovani è un’opportunità che, in quanto progettista, amo cogliere appena si presenta l’occasione perché è sempre fonte di grande ispirazione. Il ruolo del progettista è quello del mediatore e questo tavolo di lavoro è stato davvero stimolante perché era necessario fare incontrare mondi e aspettative diverse e trovare un linguaggio comune”.

Rita, Digital Strategist & Project Coordinator di Twig (Tavolo Bureau Veritas)

“Prima di iniziare il tavolo di lavoro ero molto spaventato dalla sfida: far incontrare due mondi che, data la richiesta, non riuscivamo ad incrociarsi. Devo dire che poi tutto il lavoro del gruppo è stato molto lineare e stimolante con un grandissimo fermento progettuale che avrebbe potuto occupare anche qualche giornata in più di lavoro per tutti gli stimoli che sono venuti fuori. Non vedo l’ora di capire quali saranno le prossime azioni che Eolo metterà in campo partendo dai semi nati in questo incontro”.

Niccolò, Executive Advisor di Twig (Tavolo Eolo).

La facilitatrice, che ha progettato il percorso.

“L’atmosfera carica di aspettative ed entusiasmo che si crea nei momenti di co-design è sempre una scarica di adrenalina. La sfida in questo caso era complessa, far dialogare e progettare insieme generazioni e punti di vista diversi, ma credo di poter dire che l’esperimento è stato ampiamente superato! Come Twig speriamo di essere riusciti a trasmettere quanto sia importante farsi domande audaci e, perché no, anche scomode e quanto ogni problema possa diventare in realtà una opportunità provando a cambiare il modo con cui lo si guarda”.

Serena, Service Designer e Project Coordinator di Twig.

Infine, ecco le conclusioni di Giulia Sormani, Direttrice tecnica del Master e Andrea Parolini CFO di Twig.

“Credo che chi ha costruito un canale diretto con i giovani e con le imprese debba mettere in circolo questo valore, facendo incontrare questi mondi (apparentemente) diversi. È quello che è successo durante il co-design “Become a (Digital) Transformer”. È stato l’evento in cui tuttə erano protagonistə: vedere HR di Eolo e Bureau Veritas, ex studentə e coach lavorare insieme, ha dimostrato che collaborare tra aziende e nuove generazioni è necessario, possibile e anche divertente. Basta creare l’occasione.”

Giulia Sormani, Direttrice tecnica del Master in Design the Digital Strategy

“Creare opportunità, far emergere idee trasformative e dare vita a nuove relazioni sono gli obiettivi che nutrono le nostre sfide progettuali quotidiane. Raggiungerli con la comunanza di valori che abbiamo visto qui è un risultato al 100% BePro BePositive”.

Andrea, CFO di Twig.

Che cosa ci siamo portati a casa?

Così come i ponti, abbiamo creato un’infrastruttura da designer per creare una linea di relazione tra due parti e superando così vincoli che possono limitare il dialogo tra aziende e nuove generazioni. 

Sapete una cosa? Come direbbe il Dottor Frederick von Frankenstein,
“Si può fare!”

Guardate con i vostri occhi: