Time to (design) think!

Come molti di voi sapranno, il Garante della privacy ha espresso un parere negativo sull’utilizzo di Google Analytics. Sono circolate molte informazioni, ma crediamo ci sia ancora confusione sull’argomento, e in questo articolo Niccolò, il nostro DPO, e Simone, esperto in sistemi digitali, cercano di fare un po’ di chiarezza, rispondendo ad alcune domande: quali sono le motivazioni di questo monito? Quali saranno le conseguenze e le alternative? Chi è Federico Leva?

Le Motivazioni 

Cerchiamo di dissipare i dubbi sul perché il Garante della Privacy abbia preso questo provvedimento.  La ragione scatenante è che è cambiata la legislazione americana per cui i trasferimenti di dati personali verso gli Stati Uniti non sono più conformi alle prescrizioni del GDPR.
Per questo, il Garante italiano per la privacy – come hanno fatto anche da colleghi europei – ha dichiarato che l’utilizzo di Google Analytics non è più adeguato, suggerendo ai titolari di modificare le modalità di trattamento dei dati.

Importante da rilevare, è che trattandosi di una problematica comune alla stragrande maggioranza dei siti web (28 milioni di siti, incluso il 74% dei 10.000 più popolari, al 22 aprile 2022, utilizzavano Google Analytics – qui la fonte), l’approccio legislativo adottato in questo momento non è sanzionatorio ma ammonitorio; tuttavia, è corretto aspettarsi un cambio di strategia con il passare del tempo.

Cosa comporta eliminare Google Analytics?

Viste queste premesse, molti si stanno attivando per trovare un’alternativa per continuare a monitorare il traffico di utenti e gli eventi sul proprio sito web. 

Il vantaggio di utilizzare Google Analytics è che fa parte di una suite di strumenti di marketing molto ampia, che comprende anche i tool di advertising: di conseguenza, rinunciando ad Analytics, anche la parte di promotion di Google ADS ne risente, non permettendo più di tracciare le conversioni, il remarketing, la profilazione, etc. 

Non bisogna però allarmarsi troppo: esistono, infatti, diverse valide alternative a Google Analytics.
Nello specifico, noi abbiamo trovato in  Matomo Analytics una soluzione efficace, in quanto permette l’importazione dei dati storici di performance da Google Analytics ed è lo stesso servizio utilizzato anche dalla Commissione Europea .

Questo significa che bisogna subito correre ai ripari abbandonando il servizio di Google,  in favore di un altro servizio? 

Il contesto attuale ci dice che se restassero, da parte di USA e Europa, gli stessi approcci legislativi che ci sono oggi, si realizzerebbe uno scenario in cui nessun trasferimento di dati personali verso l’America sia più possibile; questo, però, comporterebbe non solo il non utilizzo di Google Analytics, ma anche il dover trovare alternative a tutti i servizi offerti dalle tech company americane (per citarne solo alcune: Gmail, Facebook, Whatsapp, Microsoft, etc). Uno scenario di questo genere è poco plausibile sia per i cittadini europei che usano i servizi, sia per le sopracitate aziende americane, e potremmo aspettarci che i due legislatori (USA ed Europa) trovino un nuovo punto di incontro per agevolare tutte le parti interessate. Naturalmente, queste sono solo ipotesi: quindi il nostro suggerimento è quello di ragionare sul problema e cercare nuove soluzioni, dandosi il tempo necessario per farlo; eventualmente, anche aspettando l’inizio di settembre così da capire quali saranno le effettive evoluzioni del contendere.

P.S. Chi è Federico Leva?

Se non avete mai sentito questo nome vuol dire solo che “non è ancora arrivato il vostro turno”. Infatti, Federico Leva è un attivista italiano che sta contattando tutti i titolari di aziende che utilizzano Google Analytics, chiedendo che vengano eliminati i suoi dati personali. Questo comportamento ha l’intento di far riflettere i titolari del trattamento, magari in maniera un po’ provocatoria, sui trattamenti effettuati e sui trasferimenti di dati che operano ogni giorno magari con eccessiva leggerezza. Se, invece, vi avesse scritto, sappiate che dovreste rispondergli, perché sta esercitando un corretto diritto dell’interessato: richiedere la cancellazione dei propri dati personali. Non vi resta che dar seguito alla sua richiesta e provvedere alla cancellazione da Google Analytics dei suoi dati personali.

In questo periodo di cambiamento, se volete avere un approfondimento maggiore sul tema o trovare la soluzione migliore per la vostra azienda, Twig è qui per voi!