
Da qualche mese Twig sta affiancando GRT Yamaha WorldSBK Team, una squadra di Superbike coraggiosa, positiva e con la voglia di portare innovazione nel mondo delle due ruote. In aggiunta a questo percorso, è stata lanciata una sfida agli studenti del Master in Design the Digital Strategy del Politecnico di Milano – di cui Twig è main partner – per il nuovo Project Work in partenza e capitanato da Marco con i nostri Twiggers Umberto e Silvia, che ci racconteranno in un’intervista questa innovativa challenge.
Abbiamo chiesto a Umberto e Silvia – come tutte le storie che si rispettino – di raccontarci il “C’era una volta…”, ovvero quando Twig e GRT Yamaha WorldSBK Team si sono incontrati per la prima volta e hanno deciso che avrebbero portato insieme un cambiamento, fino ad arrivare al “… e c’è ancora” con la sfida al Politecnico di Milano.
Com’è nato il progetto con GRT Yamaha WorldSBK Team?
Silvia: “Questo è il momento in cui in tutti i cartoni della Disney si apre il libro e compare la scritta “Once upon a time”. A differenza di quelli però, la storia che sto per raccontarvi non è una fiaba, bensì una bellissima e nuova avventura per Twig. Il progetto con GRT nasce qualche mese fa, quando ci sediamo virtualmente allo stesso tavolo con questa squadra di Superbike e capiamo che siamo molto più simili di quanto avremmo mai immaginato. Una cosa la percepiamo subito: abbiamo voglia di cambiare marcia per primi e insieme. Per farlo c’è a guidarci Simone, l’Executive Advisor del progetto, insieme al team composto da Umberto, Francesca, Rita e me. ”
Un’agenzia e una squadra di Superbike possono parlare lo stesso linguaggio?
Umberto: “Se ad un primo sguardo parrebbe che Twig e GRT Yamaha WorldSBK Team non abbiano molto a che fare, è bastato scambiare qualche parola insieme per capire subito che il motore che muove queste due realtà è lo stesso. Professionalità, positività, energia e voglia di innovare hanno permesso di entrare sin da subito in empatia e comprendere ogni richiesta senza bisogno di molte spiegazioni.”
Come state cambiando insieme la marcia di questo mondo?
Umberto: “Da grandi sostenitori della disruptive innovation, la sfida è stata quella di cambiare punto di vista e trovare nuove soluzioni di valore per il target, gli stakeholder e per il brand stesso. È proprio da quest’ultimo che siamo partiti per “ingranare la prima” e risultare coerenti e credibili. Il secondo cambio di marcia poi è stato quello rivolto all’offerta. In che modo potevamo scardinare il mondo della sponsorship? La risposta l’abbiamo trovata, ma per scoprirla dovrete attendere ancora un po’. Stay tuned!”
Se doveste scegliere una parola chiave per descrivere questo percorso, quale sarebbe?
Umberto: “#opportunità. Prendi un settore abbastanza omogeneo in ambito marketing e comunicazione, aggiungici le opportunità che il digitale offre ed ecco che il risultato è una nuova miscela pronta a dare alla Superbike una nuova spinta esplosiva. Twig e GRT creano insieme nuovi spazi e opportunità di sponsorship che vanno al di là di quei vincoli spazio-temporali che fino ad ora hanno connotato il settore delle corse. Partiamo in pole position, ma c’è ancora tutta la gara per esprimere il nostro potenziale. Come direbbe una voce celebre del motomondiale: “A Semafori spenti, scatenate l’inferno!”.”
Silvia: “#avventura. E aggiungerei, come cantavano gli Steppenwolf, “in whatever comes our way”. I progetti a cui stiamo lavorando scardinano le logiche tradizionali delle sponsorship in Superbike (legate, per intenderci, alla visibilità del logo sulla moto), con qualcosa che le aziende non si aspettano. Per questo, ogni progetto è la trama di una nuova avventura e farla con dei compagni di viaggio è un divertimento assicurato.”
Ora siete saliti in sella e avete raggiunto il Politecnico di Milano. Sabato inizia il Project Work al Master in Design the Digital Strategy con GRT Yamaha WorldSBK Team. Qual è la sfida che avete lanciato?
Silvia: “Partendo dal lavoro fatto in Twig sull’identità digitale del brand GRT, chiederemo agli studenti di definire una strategia di comunicazione e promozione sui principali canali per trovare nuovi utenti e tenerli ingaggiati. Ma la sfida non finisce qui: a partire dai valori e dal concept individuati, gli studenti dovranno definire delle soluzioni per mantenere ingaggiate le risorse interne.
Il brief è sicuramente bello “challenge” ma sono molto fiduciosa di questa classe: hanno una sana propensione al rischio e non si lasceranno spaventare facilmente. Sarà bellissimo affrontare questo percorso insieme a Marco e Umberto!”
Cosa possono dare a questo progetto 27 talenti trasformativi?
Umberto: “Per rispondere a questa domanda prendo in prestito una frase di George Bernard Shaw, a cui Twig è già legata: “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.” In un periodo storico dove tutto sembra già esser stato pensato, è dalla contaminazione e dalla progettazione partecipativa (o co-design) che è possibile innovare. E uno dei metodi migliori per farlo è proprio quello di dare spazio a menti fresche e preparate come quelle dei giovani talenti del Master in Design the Digital Strategy che siamo sicuri porteranno grandi stimoli e idee in questo progetto.”
Ora non ci resta che indossare il casco e partire per questa avventura su due ruote!